Blide ci ha preso gusto e continua il focus sul surf nella costa laziale: questa volta parliamo del cuore del litorale. Partendo da Anzio arriviamo a San Felice Circeo, in provincia di Latina: una cornice naturale unica fa da sfondo a situazioni di surf davvero differenti, con grande varietà di moti ondosi e venti.


– PARTENZA COL BOTTO: ANZIO! –

Raggiungendo Anzio Colonia troviamo subito uno dei nomi caldi del litorale: lo spot di Lido Garda. Questo beach è da sempre uno dei  più conosciuti della zona attirando con costanza molti surfisti. Incarna perfettamente la tendenza di questa parte di costa, lavorando quindi egregiamente senza supporto ventoso, con scadute provenienti dai quadranti occidentali (Nord-Ovest ed Ovest) e presentando forti correnti. Nelle giornate buone (consigliati i mesi di settembre ed ottobre) l’onda è tubante, sufficientemente ripida e divertente, con una buona massa d’acqua.

Proseguendo verso Sud ed arrivando di fronte alla caserma di Santa Barbara, subito dopo il Lido Garda ed all’entrata di Anzio, troviamo lo spot di Soldati. La particolarità di questo spot è legata ai venti: questo tratto di costa tiene bene vento attivo anche dai quadranti orientali (Scirocco) e lavora con mareggiatine sempre provenienti da Sud Est o da Sud. Le onde sinistre lunghe e ripide sono davvero invitanti (molto apprezzate dai longboarders) ma questo spot regala, anche nei giorni in cui il mare è maggiormente grosso, dei picchi destri a nord della spiaggia ed una risacca apprezzabile se si scende in mare con una short. Il fondale si presenta sabbioso, con un acqua discreta. Un beach davvero da non sottovalutare quando non funzionano spot più illustri della zona!

Il nostro viaggio ci mette immediatamente a confronto con un altro beach storico della costa laziale, situato nel lato sud dell’uscita del porto di Anzio: lo spot di Marinaretti.

Notoriamente le onde di questo spot sono davvero stupende se si coglie la giornata giusta, in cui  lavora egregiamente animato da grandi mareggiate attive di maestrale, che generano onde spesso tubanti,alte fino a tre metri. La tendenza più recente è quella di funzionare bene anche con le scadute, supportato sempre dal Libeccio. La situazione di mare non estrema, riparata dai venti occidentali, crea un mix apprezzabile, con un onda alta,lunga ma non velocissima che ne fa uno spot perfetto per diversi tipi di surf: dai longboarders che vogliono davvero divertirsi ai principianti e middle level. Se riuscirete a cogliere uno dei momenti propizi (lo spot funziona alla grande solo una decina di giorni l’anno) vivrete una bellissima esperienza!

– NETTUNO E SABAUDIA: BUONE ALTERNATIVE AI BIG NAMES –

Marciando da Anzio verso Nettuno e raggiungendo lo spot di Belvedere (situato all’altezza dello stabilimento balneare omonimo) troviamo una situazione ondosa leggermente diversa. Riparato da un promontorio, questo beach break lavora bene con scirocco attivo ma si preferisce in scaduta, con mare grosso supportato da maestrale. L’onda è tubosa, mediamente sul metro e mezzo e forma risacche potenti: per questo motivo ci sentiamo di consigliarlo agli shortboarders, che qui troveranno una situazione di mare decisamente favorevole.

Di fronte al poligono troviamo invece lo spot omonimo: lavora bene con mareggiate attive medie e grandi  da Sud-Ovest e Nord-Ovest e presenta una scogliera sommersa a cui prestare attenzione, in virtù di onde piuttosto ripide  Sulla litoranea verso San Felice presso l’omonimo stabilimento raggiungiamo poi il Lilandà, un A-Frame su sabbia che lavora dignitosamente con medie mareggiate da sud ovest e nord ovest. Un’onda veloce e potente per uno scenario che regge anche le situazioni di mare grosso, senza vento. Vento con cui invece dobbiamo fare i conti nella zona di San Felice, conclusione del  nostro stupendo itinerario.

 

 

 

 

 

– SAN FELICE: SI ALZA LA PRESSIONE! –

La zona di San Felice presenta un’ ottima frequenza di vento, soprattutto nei mesi estivi a causa dell‘alta pressione. Il primo esempio è lo spot di Saporetti, da sempre una garanzia per locali e non. Situato di fronte all’omonimo ristorante e protetto dai venti di Sud Est lavora bene con scadute da Sud-Est e Sud-Ovest, regalando delle belle sinistre, anche in condizioni di Maestrale attivo. Diventa ingestibile e sconsigliato solo con grosse mareggiate, che unite alle forti correnti creano un binomio controproducente per surfare in totale tranquillità.

Concludendo a sud del promontorio il nostro focus, raggiungiamo il Carrubo, un beach break con fondale misto perfettamente protetto da Nord e Nord-Ovest grazie alla montagna che domina il Circeo. Situato nel lato Sud del porto, funziona bene con medie e grandi mareggiate provenienti da Nord e Nord Ovest, creando picchi destri e sinistri fino a due metri. La dimensione della line-up davvero ridotta ed il poco spazio di manovra, osteggiato ulteriormente dalle correnti, ne fanno uno spot adatto per surfisti ben preparati fisicamente e tecnicamente. Seppur lavora meno da circa un annetto, rimane lo spot della zona con le onde migliori.