FONDATORE DELL’ASSOCIAZIONE SONS OF THE OCEAN

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Matteo Capo Nani il fondatore del gruppo Sons of the Ocean che oggi è diventato un’associazione. Quello che ci piace di Matteo è l’immenso amore per il mare e la passione che mette in questo suo progetto. Ascoltiamo la sua storia, i suoi progetti e i suoi sogni.

Matteo Capo Nani surfing

Ciao MatteoRaccontaci qualcosa di te …dove sei nato cosa? fai nella vita?

Ciao a tutti, mi chiamo Matteo Nani, ho 40 anni, nato e vivo a Livorno, lavoro al porto come gruista, ho una bellissima famiglia composta dalla mia compagna Giada e mio figlio Diego di 2 anni. Pratico surf dall’età di 10 anni, per dire il vero prima c’è stato il bodyboard e poi il surf. 

Che rapporto hai con il mare?

Bella domanda ! Il mio rapporto con il mare, ma più in particolare con l’acqua in generale, è quella di una parte di me, come se fosse un organo del corpo, un amico intimo, un insegnante … Il mio rapporto con il mare inizia praticamente appena nato un po’come tutti i veri labronici, infatti i miei genitori mi hanno fatto iniziare a fare nuoto a 4 anni perché nelle estati precedenti mentre eravamo al mare ai Bagni Lido ( il nostro bagno dove andiamo tuttora) scappavo dagli occhi vigili dei miei e mi andavo a buttare in mare, e quindi, per non farmi affogare, decisero di portarmi in piscina. Da lì non ho più smesso arrivando a degli ottimi livelli nell’agonismo. Nel mentre mio nonno in estate e inverno mi portava in barca (a Livorno c’è più barche che motorini), mi ha insegnato tanto del mare , correnti, venti…Dopo, verso i 14 anni, appena preso il motorino, ho iniziato a frequentare il moletto d’Antignano, dove c’erano i veri vecchi del mare che c’hanno insegnato a leggere il mare. Lì abbiamo iniziato ad emulare quelli un po’ più grandi come Sole Rosi, Marco Romano e il fratello Michele, Checco Volpi, Testina, il Pasta e tutta la banda del Sale … erano il nostro modello … erano i “grandi” !!  Ecco perché il mare per me è tutte queste cose, perché praticamente ho vissuto la mia vita nella striscia di terra che va dalla battigia a poco più interno a Livorno.

Come e quando è nato Sons of the Ocean ?

Era dicembre del 2017 quando io, Jorma e mio cugino Jaky eravamo in acqua nel nostro secret spot a prendere onde, come tante altre volte, tra un’onda e l’altra abbiamo iniziato a parlare di quanto era inquinato il mare e di quanto l’avevamo trovato cambiato durante i nostri vari viaggi … poi Jorma dal nulla se ne viene fuori con questa frase “sons of the ocean”. In quel periodo avevamo appena saputo che poco dopo saremo diventati babbi (padri). Forse è stato anche questo che c’ha spinto a fare qualcosa per far vedere il mondo a loro come l’abbiamo conosciuto noi. Abbiamo iniziato a fare dei cleanup aggregandoci a delle associazioni, ma non ci bastava, abbiamo aperto il nostro sito www.sonsoftheocean.it e abbiamo iniziato a fare pulizie delle spiagge da soli … poi il resto è venuto da sè!

Sappiamo che il tema dell’ecologia ti sta a cuore in modo particolare, cosa ti preoccupa di più dell’attuale condizione ambientale?

L’indifferenza che percepisco! Questo è quello che mi preoccupa di più, nonostante tutti i segnali che ci sta mandando la natura, ognuno di noi vive come se non ci toccasse, come se fosse una cosa non vera. Di questo se ne può parlare ore e ore perché la nostra società ha fatto in modo che diventasse la normalità chiamandola “consumismo”. Tutto deve essere immediato, anche il superfluo, tutto si deve usare e poco dopo deve essere comprato nuovo perché in poco tempo lo stesso oggetto, o per moda o per necessità, deve risultare obsoleto! Abbiamo l’esempio eclatante dell’usa e getta, degli elettrodomestici che si rompono e che conviene comprarli nuovi, le auto che prima le cambiavi dopo 10/15 anni ora le cambi dopo 5/7 anni, i telefoni che ogni anno esce un modello nuovo … avete mai sentito parlare dell’“obsolescenza programmata”? Cercate su internet.

Cosa possiamo fare ogni giorno nel nostro piccolo per dare una mano all’ambiente ?

Le cose da fare sono veramente tante; iniziamo dalla mattina quando ci alziamo, non usate dentifricio con quelle sfere colorate all’interno perché in molti contengono microplastiche che finiscono nello scarico del lavandino e poi in mare. Se fumate mentre state facendo i vostri bisogni, in molti lo fanno, non buttare il mozzicone dentro al water perché finisce in mare. Per le donne, quando vi truccate sapete quanti agenti chimici vi mettete sulla pelle ? Vabbè. Poi passiamo alla colazione, se vi fate il caffè latte cercate di prendere il latte in vetro e il caffè fatelo con la moka, evitate le cialde in plastica (inquinano tantissimo) fatevi un bel dolce in casa ed evitate i biscotti nelle buste con l’alluminio all’interno perché non è riciclabile. Se fumate non gettate le cicche in terra, quando andate a fare la spesa evitate le buste di plastica che usate una volta e poi le buttate, l’acqua non la comprate in bottiglie di plastica ( praticamente pagate l’imballaggio ) perché ne vengono riciclate solo il 20% ! E il resto dove finiscono ?? Cercate di andare a fare la spesa nei mercati e non nei supermarket dove tutto è imballato in plastica e chissà quanti km ha fatto per essere su quel bancone, nei mercati è più facile trovare cibo di stagione magari a km zero. Cercate di fare le lavatrici piene e con delle retine ( sapete quante micro plastiche rilasciano i vostri vestiti ? Andare a leggere ). Vabbè anche qui ci possiamo perdere a parlare per ore … diciamo che vi dovete ricordare la “legge delle tre R” cioè riusare, riciclare e ridurre !

Sons of the Ocean è diventata un’associazione, quali sono i progetti sui quali state lavorando ?

La base sono sempre i cleanup, ma poi ci stiamo spingendo molto oltre, abbiamo deciso che non ci basta più e così vogliamo fare qualche passo in avanti diversificando i nostri progetti tra mare e terra. In mare andremo a fare della vera ricerca scientifica con la collaborazione delle università ed anche di alcuni enti … ma non vi posso anticipare altro perché è ancora tutto in fase di organizzazione ! Poi ci sono quelli in terra con la piantumazione di alberi … abbiamo già iniziato in occasione della giornata nazionale dell’albero con 20 tigli e molte piante. Questi sono i due progetti più grandi e ambiziosi, ma poi ci sono quelli d’informazione ed educazione, come andare nelle scuole dai bambini delle elementari durante le lezioni di educazione civica, oppure in radio, ospiti dei ragazzi di SideOut, tutti i giovedì per parlare di mare, inquinamento e surf. E poi seguiteci perché  non vi posso svelare altro … 

Matteo Capo Nani

Come ci si può iscrivere a Sons of the Ocean?

Se siete nei pressi di Livorno potete passarci a trovare in sede, si trova in via Cestoni 61, ci siamo praticamente tutti i pomeriggi ( ovviamente ora siamo chiusi causa covid ), oppure ci potete contattare tramite il sito a questo link https://sonsoftheocean.it/iscriviti-ora/ , altrimenti contattateci anche telefonicamente al numero +39 340 8489114 e se ancora non ci riuscite potete trovarci tramite tutti i social !

Ringrazio di cuore tutti voi per questa occasione, in particolare te Giovanna per il tempo dedicatomi ! Ringrazio la mia famiglia per il sostegno e per sopportare il tempo che le tolgo, ma un grazie immenso va a tutti i nostri sostenitori e partner come NaturalBoom, il comune di Livorno, la Regione Toscana, le varie associazioni con le quali collaboriamo come Reset Livorno, gli Acchiapparifiuti, I pirati della plastica e Cleanup Livorno. Grazie.

Ringraziamo Matteo per il suo tempo, il suo impegno e la sua passione.

Amanti del mare correte tutti a iscrivervi all’associazione!

Autrice: Giovanna Marcialis (FATU HIVA SURFBOARDS)