Alessandro ci racconta e la sua filosofia e la sua creatività nata dal mare e dalla Natura
Ciao Alessandro, è un piacere rincontrarti e continuare la nostra chiacchierata cominciata al Surf Jam di qualche mese fa.
Ciao Angelo, anche io sono molto contento di essere qui e di poter raccontare il mio lavoro.
Per chi non ti conosce sei un “eco-artigiano”, credo sia un nuovo neologismo, che si esprime benissimo il tuo lavoro e le tue creazioni.
Raccontaci meglio cosa crei, ma soprattutto come crei.
Realizza lampade ed altri oggetti con legni che porta il mare, non posso dire di essere un “innovatore”, però credo di avere uno stile unico che incarna due aspetti fondamentali: gusto e semplicità. Saper scegliere i legni giusti non è facile, non devono essere solo resistenti e integri, ma anche particolari, curiosi ed allo stesso tempo eleganti. In questo credo di avere un talento!

Per riguarda la semplicità invece credo sia la cosa più difficile, il maggiore merito è della natura che mi offre giorno dopo giorno pezzi unici da accostare per nuove lampade. Io a differenza di altri artigiani che utilizzano la stessa tecnica, cerco di non alterare i vari pezzi, lascare che sia la semplicità e la meraviglia della natura a rendere speciale ogni mia creazione.

Bellissimo, quando l’artigianato tende una mano verso l’arte, con le tue lampade comunichi un messaggio che sempre di più sta diventando attuale e predominante. Immagino che questo amore per il mare per la natura venga tanto dal posto dove vivi
Certamente, io abito, in Maremma, un posto splendido con spiagge molto belle. Spesso mi immergo in lunghe passeggiate e, quando ci sono le onde, vi passo un bel po’ di tempo: non sono uno che arriva, surfa e va via, ma rimango lì a guardare le onde e gli altri in mare. Da questa mia passione è nata Honlua. Durante una di queste passeggiate sono rimasto incantato dai legni spiaggiati, ognuno con una forma particolare, levigati dall’azione del mare, solidi e sfumati da sole e dalla salsedine.
Un capolavoro della natura che mi colpisce ogni volta!

Quindi il surf è stata un po’ la vera scintilla di questo progetto.
Da surfista vivi la spiaggia in tutte le stagioni specie nei periodi con meno affollamento e più natura incontaminata, fondamentale per la tua ispirazione! Raccontaci come hai cominciato a surfare
A dir la verità il surf nella mia vita è entrato per caso. Io abito in un piccolo paese della costa toscana, uno di quei posti che d’estate è pieno di gente e poi si svuota completamente. Qua l’inverno è lungo e noioso ed il mare è sempre una compagnia, anche semplicemente stare a guardarlo. Mi era capitato di vedere un piccolo gruppo di ragazzi fare surf e mi avevano incuriosito così, nell’autunno del 1996 ho comprato la mia prima tavola e mi sono buttato. Mi ha conquistato fin da subito e dopo 23 anni sono sempre impaziente che arrivi la una nuova mareggiata.
(Risata) Conosco benissimo la situazione!! Prima di salutarci volevo sapere cosa vedi nel tuo futuro, sia come artigiano che come surfista
Una domanda difficile per uno che non è abituato a fare progetti, vivo la vita giorno per giorno. Questo non vuol dire che non ami sognare o fantasticare! Da surfista vorrei viaggiare tanto, mentre da artigiano mi piacerebbe aprire un piccolo negozio in qualche posto di mare e realizzarlo interamente con legni di mare.
Spero davvero tu possa raggiungere il tuo sogno, è davvero semplice e naturale…proprio come te!
