Considerato (a ragione) il padre indiscusso del surf moderno, Nick Kahanamoku rimane uno dei personaggi più importanti del mondo della tavola da surf. Una vita memorabile, fatta di sport, impegno politico, cinematografico e sociale.


Figlio di un poliziotto e di una religiosa e membro di una famiglia numerosa (cinque fratelli e tre sorelle), Nick Kahanamoku nasce ad Honolulu nel lontano 1890. Eredita, in quanto primogenito il nomignolo “Duke” dal padre: mai soprannome fu meno azzeccato, per un ragazzo che sovrasta fin dalla giovane età le gerarchie prestabilite, ergendosi ad inaspettata leggenda. Più calzante, per uno come lui, il “Big Kahuna“, epiteto hawaiiano proprio dei saggi e di autorità più sovraumane che terrene. La scuola di Duke, da buon hawaiiano, non può che essere il mare: con la sua “papa nui” (una tavola rudimentale di sua invenzione), inizia a dare del tu alle onde e all’elemento. Nuotare è come respirare: semplice.




Una naturalezza confermata da exploit prima locali (record mondiali nello stile libero riconosciuti solo molti anni dopo ed ottenuti in meeting nel porto di Honolulu) e poi internazionali (campione olimpico con la nazionale a stelle e striscie nel 1912, nel 1920 e nel 1924). Nel periodo tra le competizioni olimpiche e successivamente al ritiro dalle competizioni, Duke compie diversi viaggi, particolarmente negli Stati Uniti e in Australia, partecipando a gare dimostrative. Al di fuori delle Hawaii il surf inizia a farsi conoscere grazie al Big Kahuna, che lo propone nel suo stile innovativo e da precursore di razza. Durante il suo soggiorno in California, Duke interpretò anche alcuni film ad Hollywood, aumentando così ancor di più la sua poliedrica popolarità.



“Fuori dall’acqua, non sono nulla”.

Duke Kahanamoku


La fama di grande atleta, il fisico armonioso e il sorriso accattivante permisero a Kahanamoku di lavorare in questo campo, recitando come caratterista in ruoli esotici di pirata, bodyguard, soldato, Sioux, turco, indiano, persiano, polinesiano. Morì a 77 anni per un infarto, nel 1968, e le sue ceneri furono disperse nell’oceano, alle isole Hawaii.



Duke Kahanamoku fu la prima persona ad essere iscritta sia nella International Swimming Hall of Fame (la Hall of Fame del nuoto) che nella Surfing Hall of Fame. L’annuale gara «Duke Kahanamoku Invitational Surfing Championships», (che si tenne alle Hawaii dal 1968 al 1975) rese un omaggio decennale; un tributo che non può essere recintato da appuntamenti fissi e che deve essere elargito con naturalezza e spensieratezza da tutte le generazioni di surfers, a cui Duke ha mostrato un futuro radioso e possibile.

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