La pratica dello skateboarding nasce in California negli anni ’60 e col passare del tempo apre le porte a quelle che sono le varie discipline che prevedono il suo utilizzo.
A condizionare l’utilizzo dello skateboard in una disciplina piuttosto che in un’altra, sono diversi fattori tecnici, tra cui forma e dimensione della tavola e tipologia e caratteristica dei suoi accessori.
Ma entriamo nel dettaglio di quella che è la differenza tra un comune skateboard e quello che invece è il surfskate.
LO STREET SKATEBOARD
IL DECK:
Quello che comunemente viene associato alla disciplina dello skateboarding è il “Popsicle” (ghiacciolo), che ha la caratteristica di avere uno shape piuttosto simmetrico, con nose e tail con un taglio arrotondato.
Questa tipologia di tavola risulta essere la più versatile con un utilizzo che può variare dalla disciplina dello “street”, del “park” o per quello che è il mondo “trick”.
In alternativa al Popsicle c’è la tavola su linea old school, con uno shape piuttosto largo che ne valorizza la stabilità. Il suo utilizzo prevede principalmente il mondo dello skatepark e lo si sconsiglia ad un neofita della disciplina.
IL TRUCK:
I truck del classico skateboard, esattamente come per tutte le altre discipline che ne prevedono l’utilizzo, sono formati da più componenti, che in base alle loro caratteristiche ne condizionano le prestazioni.
Il truck di uno skateboard gode di poca escursione e la sua rigidità è cio che consente alla tavola di risultare così reattiva, andando a facilitare così l’esecuzione di manovre radicali.
LE RUOTE:
Le ruote dello skateboard sono di piccole dimensioni e molto dure, per facilitare il suo utilizzo e l’atterraggio su terreni regolari. Queste caratteristiche tendono ad essere poco indicate per l’utilizzo su asfalto.
IL SURFSKATE
IL DECK:
La stragrande maggioranza delle tavole surfskate si sviluppano su quello che è il modello old school, sia per una questione estetica (per richiamare la linea della tavola da surf), sia per una questione tecnica, in quanto, come detto in precedenza, una tavola più larga garantirà maggior stabilità.
Molto influente nel surfskate è la lunghezza della tavola, che deve offrire una posizione comoda per facilitare il “pumping”(movimento che, scaricato sul truck, consente alla tavola di acquisire energia cinetica). Più piccola sarà la tavola, minore sarà la stabilità, in favore della rapidità di sterzata.
IL TRUCK:
Quello del surfskate è un particolare truck, di cui esistono varie tipologie, con diverse caratteristiche tecniche e, a seconda del livello del rider, livelli di performance. La sua caratteristica è quella di avere una notevole escursione, che attraverso il pumping, genera la medisima dinamicità della tavola da surf sulle onde. Da qui il suo nome e il suo utilizzo per l’allenamento nella pratica del surf a terra.
LE RUOTE:
Come per il classico skateboard, la scelta delle ruote varia a seconda del tipo di utilizzo. In genere il surfskate viene utilizzato su strada, quindi verranno applicate ruote più morbide e larghe.
IL CRUISER
Potremmo definirlo il compromesso tra le due tipologie di skateboard. Il deck riprende la linea del surfskate, ma a cui viene applicato un classico truck da streetskate. il suo utilizzo è prevalentemente “cittadino“, per questo motivo verranno applicate ruote più larghe e morbide, sicuramente più indicate per l’utilizzo su asfalto.
Le differenze tra le tipologie di skateboard sono tante e significative, ma non esiste una disciplina migliore di un’altra, si tratta semplicemente di attitudine, passione e di trovare la tavola che più ci stimola e diverte.
Autore: Vincenzo Vaglio