Sfidare i pregiudizi a colpi di onde

Rashed Alam e Vanessa Rude hanno fondato a Cox’ bazar  la “Bangladesh surf school”, la prima scuola di surf del Bangladesh. In un paese tristemente noto per l’alto numero di spose bambine, questo progetto è stato fondamentale per molte ragazze del luogo.

Le giovani surfiste del Bangladesh hanno trovato nello sport una alternativa a una vita già scritta da altri. Alam ha preso sotto la sua ala protettiva un gruppo di otto ragazze alle quali ha insegnato a surfare. Le ragazze provenivano tutte da realtà molto povere, non andavano a scuola e si sopravvivevano svolgendo lavoretti per aiutare le famiglie. Alam e Vanessa si sono impegnati per offrire alle ragazze lezioni di inglese e corsi di pronto soccorso per diventare bagnine. In questo modo alle piccole surfiste del Bangladesh è stata offerta un’alternativa a un matrimonio in età precoce.

Nasima Akter è una di queste ragazze ed è stata la prima donna del Bangladesh a praticare surf. Nasima è stata anche protagonista di un documentario molto bello “The most fearless” che racconta la storia di questa ragazza impavida e coraggiosa. La resistenza e il giudizio della comunità di fronte alla scelta di queste ragazze è stata forte, il giudizio molto pesante,  ma loro non si sono fatte intimorire e hanno continuato a seguire la loro passione.

Nasima Aker surfing
Nasima Akter Pic.Courtesy: Bangladesh Unlocked

Questa storia mi ha fatto riflettere su quanto sono fortunate le donne nate nelle aree del mondo dove si può scegliere in modo autonomo come vivere, che professione intraprendere e chi amare. Abbiamo un dono immenso che è la libertà che ci è stato garantito da altre donne prima di noi grazie alle loro battaglie e sacrifici. Ricordiamoci ogni giorno la grande fortuna di essere donne libere  e prendiamo esempio da queste piccole guerriere che nel lontano Bangladesh sfidano i pregiudizi a colpi di onde. 

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Autrice: Giovanna Marcialis (FATU HIVA SURFBOARDS)