Alla base della pratica del surf, oltre che la componente tecnica e una buona conoscenza dello spot in cui si sta surfando e delle sue correnti, fondamentale è la forma fisica, che viene condizionata sia dall’allenamento a cui ci sottoponiamo, sia dal regime alimentare a cui ci atteniamo.

L’alimentazione a cui dovrebbe sottoporsi un qualsiasi atleta, ma in questo caso specifico il surfista, dovrebbe garantirgli elasticità muscolare ed energia di pronto utilizzo, la cui quantità verrà condizionata da dimensioni e frequenza delle onde e dalla permanenza in acqua.

L’APPORTO ENERGETICO:

Alla base dell’alimentazione di uno sportivo c’è sicuramente un equilibrato apporto di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi), con la stessa necessità di mantenere il bilancio idrico. A soddisfare questi parametri è sicuramente la “dieta mediterranea”, eletta dell’UNESCO “patrimonio immateriale dell’umanità” nel 2010, in grado di soddisfare le esigenze sia in fase di allenamento, che durante la prestazione agonistica.

Ad offrire la scorta di energia di pronto utilizzo sono indubbiamente i carboidrati, che combinati ad un costante apporto idrico, garantiscono il mantenimento dell’efficienza del muscolo durante l’attività fisica.

Durante il pasto che precede l’attività sportiva sarebbe bene consumare del riso o della pasta, seguiti da un secondo magro e verdure facilmente digeribili, per poi concedersi uno spuntino con frutta fresca, mandorle e noci o in alternativa, mezz’ora/ un’ora prima della sessione, fette biscottate con del miele, ingerendo così una dose controllata di zuccheri, facilmente digeribili e con un apporto energetico di facile utilizzo.

E’ inoltre molto importante il reintegro calorico dopo l’attività sportiva, che sia con uno spuntino o un pasto completo.

equilibrio macronutrienti

L’IDRATAZIONE E LA SUA IMPORTANZA:

L’attività fisica comporta, oltre che un elevato dispendio energetico, un incremento della sudorazione, importantissima per l’omeostasi termica, che però prevede una consistente perdita di liquidi e sali minerali, che se non opportunamente integrati possono avere conseguenze negative sulla prestazione sportiva, con una consistenze riduzione dell’efficienza muscolare e un elevato rischio di crampi.

Per evitare di correre questo rischio, è bene bere liquidi a temperatura ambiente a piccoli sorsi e ad intervalli regolari nelle due ore precedenti l’attività sportiva, preoccupandosi poi di reintegrare ad attività conclusa.

Ad incidere sul concetto di “corretta alimentazione” sono sicuramente età e stile di vita della persona in questione e indubbiamente il periodo dell’anno in cui si pratica attività fisica, in quanto l’attività svolta con temperature elevate, implicherà un dispendio energetico ed una sudorazione maggiore, di cui bisognerà tener conto per arrivare preparati alla nostra competizione.

Autore: Vincenzo Vaglio