Alessandro di Gludamare l'artigiano che crera con oggetti trovati in spiaggia

Ciao Alessandro, prima di parlare del tuo bellissimo progetto, raccontaci brevemente chi sei.

Ciao Angelo, ho 29 anni e sono nato a Siracusa, costa sud est della Sicilia, dove ho vissuto fino ai 18. A quell’età mi sono spostato in Toscana per frequentare l’università di Pisa, e dopo varie esperienze all’estero in Irlanda e in Spagna, dove ho imparato a surfare, il destino e il mio amore viscerale per l’Italia mi hanno riportato nuovamente in Toscana, dove lavoro e coltivo le mie grandi passioni per il mare e l’artigianato.  

Immagino che il progetto GluDaMare sia nato in Toscana allora, quando si è accesa la scintilla?

In realtà la primissima ispirazione l’ho avuta nella mia terra natale, durante l’estate del 2014 per le vie di Ortigia, centro storico di Siracusa. Un giorno mi sono imbattuto in un negozio, dove l’arte del Recycling fa da padrona, invaso da pesci creati con i più disparati materiali, in particolare le opere di Stefano Pilato, artista Livornese. Ne rimasi folgorato, quei semplici creazioni così ricche di significato accesero la mia curiosità e la mia creatività. Non trascorse molto tempo che nell’isola di Capopassero trovai un pezzo di legno nel quale immaginai un pesce spada…da lì è iniziata la passione per la composizione di pesci tramite legni e materiali portati a riva dal mare. 

Iniziai a sviluppare la capacità di selezione dei pezzi più interessanti in cui vedevo possibili creazioni e cominciai con le prime opere. Con il passare del tempo ho anche cominciato a sperimentare affiancando ai pezzi di legno altri materiali, soprattutto plastica, che trovo nelle spiagge.

Perché il nome GluDaMare, è curioso raccontaci da dove arriva

Tutto parte dal mare e dai pesci ovviamente, ho voluto fondere i due elementi con cui esprimo la mia creatività. Il nome “GluDaMare” vuole richiamare l’onomatopea del verso muto del Pesce (Glu) e la provenienza dal mare degli scarti a cui dono nuova vita (DaMare) e che sono da “Amare” come anche il Mare stesso.

Alessandro mentre raccoglie materiale per le sue opere

Quelli sono gli aspetti o i momenti di questo progetto che ti rendono fiero e ti danno la voglia di continuare?

Sicuramente la raccolta dei pezzi di legno e degli altri materiali che andranno a comporre le mie opere. Questo è un momento speciale, perché avviene quasi sempre dopo aver fatto la cosa che più mi piace fare in questa vita…il surf! Sono infatti proprio le mareggiate invernali a regalarmi le emozioni più grandi sia per le belle onde “nostrane” che generano nelle scadute, sia per il materiale che riportano indietro e depositano sulla battigia o sulle scogliere delle nostre coste. 

Altra nota di estremo piacere quando compongo i miei pesci e le mie creazioni artigianali è la consapevolezza che in qualche modo sto ridando vita a materiali di scarto, togliendo plastiche e rifiuti che ammalano il nostro mare! Un piccolo contributo alla sostenibilità del nostro pianeta, questo è indubbiamente l’aspetto che adoro di più di GluDaMare.

Davvero molto bello esser riuscito a legare due tue grandi passioni, oltretutto complementari. Prima dicevi di aver cominciato in Spagna, raccontaci come sei diventato un surfista.

Ho da sempre un amore smisurato per il mare, ci sono nato, e nei ricordi più lontani della mia infanzia ci sono io che da solo mi sveglio la mattina all’alba per convincere mio nonno a portarmi in barca a calare le reti.

Il surf è arrivato più tardi, durante il mio Erasmus in Spagna grazie ad una cara amica che in pochi minuti mi spiegò i fondamentali per tirarmi su. Ricordo con molto piacere quelle ore di dura fatica e pochi risultati, ma il vero amore è scoccato una volta tornato in Toscana e conosciuto quello che poi sarebbe diventato uno dei miei più cari e fraterni amici. Mi diede un vecchio ibrido 7’2 e mi disse: “se quando è più calmo ti piace fare l’apnea, quando ci sono le onde hai bisogno del mare e puoi fare il surf”. Da lì non mi sono più fermato e con il tempo ho scoperto che il longboard e lo stile classico è il tipo di surf che più mi appassiona. 

Ottima scelta direi, si sposa perfettamente con il tuo stile e la tua personalità!

Prima di salutarci, raccontaci i tuoi progetti per il futuro.

Il progetto è quello di creare un laboratorio dove poter dedicare maggior tempo ai miei lavori sperimentando nuove composizioni e assemblaggi, partecipando parallelamente a mostre ed eventi. Il sogno è che GluDaMare possa diventare una delle icone del Recycling attraverso cui sensibilizzare quante più persone possibile al rispetto del mare e dei suoi abitanti. 

Complimenti Alessandro per quanto hai fatto e soprattutto in bocca al lupo per il futuro! Ci vediamo a Settembre al Surf Jam, non vedo l’ora di vedere le tue nuove creazioni!